Stavolta iniziamo con il piede giusto. Scusaci se il nostro Stay Positive ti ha messo a disagio, ti ha fatto pensare di essere l’unica persona a vivere male questo momento e non i per diventare migliore, più forte o più intelligente. Se certe giornate ti senti uno schifo, succede anche a noi.

Stay Positive è ovviamente un gioco di parole, un po’ sintetico e forse un po’ banale. In quello stay noi mettiamo tutta la nostra energia e dedizione per mantenere un contatto, un legame, per continuare a sentirci una comunità, anche se frammentata in tanti appartamenti sparsi per la città. Positive è il nostro solito atteggiamente ironico e leggero, ma mai superficiale. Siamo persone che amano divertirsi seriamente. 

Non ci siamo quindi dimenticati che le giornate negative esistono. Ne viviamo tante anche noi e ognuno, a modo suo, prova a reagire. Nadia ha un suo diario di bordo per non perdere la bussola; Alba usa il riordino come medicina per ogni nervosismo; Valerio studia reti neurali, che gli donano più pace di un giardino zen; Filippo invece guarda fuori dalla finestra e diventa un tutt’uno con il letto.  

Le giornate negative ci sono, tutti le viviamo, le emozioni vanno sempre bene: vuoi davvero dire che Inside Out non ti ha insegnato nulla? 

Se stai leggendo questo articolo, è molto probabile che abbiamo già preso un caffè insieme in reception, in una delle tue pause studio. E allora sai già quanto ci piaccia ascoltarti e provare a darti una mano con le giornate no. 

Dalla nostra reception abbiamo imparato che tutti hanno bisogno di esprimere le proprie emozioni, i propri pensieri e preoccupazioni, ognuno a modo suo. In un momento come questo può essere più difficile del solito farlo e magari le emozioni possono essere così forti da richiedere nuovi metodi di espressione.  

Hai tutto il diritto a sentirti giù e che qualcuno ti ascolti. Puoi chiedere aiuto ad un amico e non solo.

Se vuoi parlare con qualcuno che ti ascolti, senza giudizio, abbiamo una buona notizia. Abbiamo avviato una collaborazione con Federica Micucci, counselor, che è a tua disposizione per colloqui gratuiti su Skype. Ti aiuterà in questo momento di transizione con strumenti teorici e pratici, in una relazione d’aiuto basata sulla fiducia e sulla riservatezza. Puoi scriverle nei contatti che trovi al link oppure alla sua mail, “Mi manda Tatabox” è la password.

Hai anche un’altra possibilità con il servizio di supporto a distanza che ha attivato la cooperativa sociale La Comunità, che come noi aderisce a Legacoop Liguria: puoi chiamare o scrivere per ricevere sostegno psicologico, pedagogico o informatico. Anche in questo caso il servizio è gratuito e trovi tutti i riferimenti, qui sotto.

E non finisce qui. Se proprio chiedere un po’ di sostegno ti fa strano, puoi scaricare un’app. Negli store ne trovi tante: le migliori offrono chat anonime con bot, che possono poi indirizzarti verso un supporto psicologico vero e proprio. Noi ti consigliamo PSY-Terapia online oppure WYSA, che ha un simpatico pinguino per chiacchierare con te. 

Da pochissime ore trovi su Instagram anche Gli Psicologi Online, un portale di supporto organizzato da professionisti che mettono a disposizione gratuitamente la loro professionalità.  

Le possibilità sono tante e ricorda, puoi sempre chiedere per un amico. 


Ps: In questi giorni abbiamo aderito ad un’azione di monitoraggio dei bisogni della popolazione in Liguria promosso da Legacoop, attraverso la cooperativa DueTreDue. Si tratta di un breve questionario per comprendere se e come l’emergenza COVID-19 stia cambiando la vita, la salute e il lavoro.